Riccardo Cotarella è uno dei più conosciuti e stimati enologi d’Italia. La sua consulenza è richiesta da numerose aziende, in Italia e all’estero. Grazie alla sua pluriennale esperienza, alla grandissima professionalità, alla conoscenza dei territori e alla sua capacità di interpretarli crea vini di grande pregio ed eleganza. Ha un’influenza enorme sulle decisioni che riguardano il vino.
Riccardo Cotarella è nato nel paese di Monterubiaglio provincia di Terni nel 1948.
Ottiene il diploma di enologo vent’anni dopo e poi crea, con il fratello Renzo, direttore generale di Antinori, la cantina Falesco per recuperare i vitigni autoctoni del territorio. Il suo impegno civile si manifesta nell’insegnamento di enologia all’Università della Tuscia, nella formazione dei giovani di San Patrignano e nella partecipazione al progetto “Wine for life” della Comunità di Sant’Egidio. E’ coraggioso fino a cambiare idea pubblicamente, come nel caso dei solfiti. Cotarella ha un progetto WRT – Wine Research Team per la produzione di vini di eccellenza senza solfiti in 25 cantine.
Nel febbraio 2011 ha ricevuto, dall’Università della Tuscia di Viterbo, la Laurea honoris causa in Agraria per “il suo contributo al progresso tecnico e scientifico nei settori della viticoltura e dell’enologia”. Gli è stata affidata una “mission impossible” con la presidenza del Comitato vitivinicolo di Expo 2015.
La sua attività principale è quella di consulente con clienti prestigiosi in tutta Italia. Si dice che sia consulente di Berlusconi e Clooney ma è sicuramente l’enologo di Massimo D’Alema e Bruno Vespa. L’elezione a presidente degli enologi mondiali, è un onore per lui e per tutto il vino italiano, ma soprattutto è un’opportunità per ripartire, per farcela nonostante la crisi, per crederci e andare avanti.
La scelta di affidarsi ad un enologo di considerata esperienza, come Cotarella, corrisponde alla maturità raggiunta dall’azienda Donnachiara che, ha ormai compiuto dieci anni ed è pronta ad esprimere ancor più la propria filosofia puntando all’eccellenza, e dimostra la voglia di migliorare e crescere, con un sensibile incremento della qualità nonché ad un accrescimento del suo prestigio.
L’azienda negli anni ha ritenuto opportuno intervenire con investimenti in ricerca e sviluppo, volti alla realizzazione di innovazioni di prodotti e processi che permetterebbero di garantire un riposizionamento su fasce di qualità (percepita) più elevata. Come da più parti riconosciuto, infatti, uno dei problemi del vino campano è la carenza di politiche di marketing a supporto delle scelte strategiche adottate.
L’ingresso dell’enologo Cotarella, alla conduzione tecnica dell’azienda ha già prodotto conseguenze in termini di Brand building e prestigio percepito del Brand Donnachiara.
L’azienda è stata recentemente inserita con l’Irpinia Aglianio doc 2013 al numero 6 della prestigiosa classifica internazionale annualmente stilata dal critico americano James Suckling dei 50 migliori vini al mondo sotto i 50 $. Inoltre il vino rosso di punta “Taurasi di Umberto docg 2012” è stato insignito del prestigioso massimo riconoscimento conferito dalla rivista inglese DECANTER con la medaglia di platino come “Miglior vino rosso del sud Italia”